Un soffio di aria fresca, per scongiurare la tempesta

___________________________________di Dino Perrone

 
La Settimana Sociale dei Cattolici Italiani ha riempito di contenuti l’agenda di speranza per il futuro del Paese. Un patrimonio valoriale e progettuale che non deve andare disperso. A patto che ognuno faccia la sua parte.
 
Un salutare soffio di aria fresca.
Questo, a mio avviso, ha rappresentato la celebrazione della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani svoltasi nei giorni scorsi a Reggio Calabria.
Un soffio di aria fresca penetrato in una stanza chiusa, quale purtroppo appare oggi la società italiana in tante sue manifestazioni.
Una società ripiegata su se stessa, inutilmente sulla difensiva, in atteggiamento di rancorosa solitudine ed indifferenza, preda di egoismi individuali e collettivi, dove le più elementari regole della convivenza vengono sopraffatte da ogni sorta di particolarismo.
Un società ingabbiata, all’interno della quale stentano a farsi strada le istanze di autentica partecipazione e solidarietà, mentre rischia di essere messa seriamente in discussione la stessa funzione sociale della famiglia ed il ruolo degli educatori viene contestato ad ogni livello.
Tutto ciò finisce con il favorire ‘la tentazione del ripiegamento e del disorientamento’, per riprendere la parole che il Santo Padre ha rivolto ai convegnisti.
Se questo è il quadro generale, se la crisi dell’Italia, come giustamente ci ha ricordato Benedetto XVI, non è soltanto economica ma soprattutto culturale, è evidente che tocca proprio a noi cattolici impegnati nel sociale contribuire ad una decisa inversione di rotta.
A questo, semplicemente a questo ci richiama Sua Santità quando invita a ‘muoversi secondo una prospettiva di responsabilità’, sottolineando come sia illusorio delegare la ricerca di soluzioni soltanto alle pubbliche autorità.
Ci sono infatti alcuni temi particolari e di estrema delicatezza, quali ad esempio la tutela della vita umana, il rispetto della persona, la promozione della pace, la difesa dell’ambiente, che chiamano tutti i cittadini a maturare quella che, sempre Papa Benedetto, definisce ‘una forte capacità di analisi, di lungimiranza e partecipazione’.
Capacità che evidentemente sinora non si è manifestata a sufficienza proprio tra quanti, investiti di pubbliche responsabilità, fanno riferimento ai valori della Chiesa.
In questa direzione si muove l’appello papale ‘perché sorga una nuova generazioni di cattolici, persone interiormente rinnovate che si impegnino nell’attività politica senza complessi di inferiorità’.
Ed a questo punto il soffio di aria fresca, cui ho fatto cenno in precedenza, tende a trasformarsi addirittura in vento squassante sul volto di coloro che, specialmente in politica, non sempre si sono mostrati capaci di assumere posizioni coerenti con gli insegnamenti della dottrina sociale.
Non sono certo mancate, purtroppo, anche nel nostro ambito forme di egoismo, di cupidigia, di bramosia di carriera.
Non sono mancati, per altro verso, momenti di intollerabile quanto ingiustificata subalternità culturale.
Tutto ciò contrasta in maniera evidente con quello spirito di servizio, quel senso di solidarietà, quella carità comportamentale che dovrebbero rappresentare i tratti peculiari e fondanti dell’impegno dei cattolici.
Tutto ciò occorre contrastare senza riserve.
Come senza riserve, e da parte di tutti, deve accogliersi l’invito del Santo Padre a ‘formare coscienze cristiane mature’.
La nostra associazione è da tempo umilmente impegnata nel perseguimento di questo obiettivo per   testimoniare, nel mondo del lavoro, la profondità e la ricchezza dei valori cristiani.
Non sempre ci riusciamo, a dire il vero, perché dobbiamo fare i conti anche con le nostre insufficienze e manchevolezze.
Ma ogni nostro eventuale fallimento ci spinge a raddoppiare gli sforzi, a continuare ad essere coerenti. A credere, come ricorda Benedetto XVI, ‘che la storia è guidata dalla Provvidenza divina e tende a un’alba che trascende gli orizzonti dell’operare umano’.
Proseguiremo allora lungo questo solco che nell’Acai è stato già tracciato dai nostri predecessori. Continueremo lungo il cammino indicato dalla Chiesa.
Consapevoli che, mai come in questi tempi difficili, il soffio d’aria fresca rappresentato dai contenuti della Settimana Sociale può contribuire ad allontanare l’arrivo di una rovinosa tempesta sul nostro Paese.
 

 


Dino Perrone
Presidente nazionale ACAI 

 

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