Rialzati, Abruzzo !

di Dino Perrone

 

 

In  giorni così difficili tutta l’Acai è vicina a questa regione così duramente colpita. Il modo migliore per onorare la memoria delle vittime del terremoto è quello di adoperarsi per una ricostruzione rapida, mettendo a tacere ogni polemica strumentale.

Cari associati,
è una Pasqua velata di profonda tristezza.
Non può essere altrimenti.
Il terribile sisma che ha sconvolto l’Abruzzo ci riporta con la memoria a sciagure simili che, negli anni scorsi, hanno devastato numerose altre zone del nostro Paese.
Siamo purtroppo costretti, ancora una volta a contare i morti, le vite spezzate, i sogni infranti in pochi attimi di oscuro terrore.
C’è chi ha perso tutto. La famiglia, gli affetti, la casa. C’è chi è miracolosamente scampato alla morte, riportato alla luce dai soccorritori dopo ore ed ore di buio sotto le macerie.
In queste vicende c’è sempre qualcuno che per una serie di coincidenze ha incontrato la morte e qualche altro che, sempre per il gioco delle coincidenze, alla morte è invece sfuggito. I disastri recano ogni volta questo carico di storie emblematiche dove il caso sembra farla da unico, capriccioso padrone.
Questa volta ci è stato risparmiato lo spettacolo indecoroso delle speculazioni politiche. E’ vero, qualcuno ci ha anche provato, ma la sua voce è stata subito messa a tacere.
La politica, nel suo complesso, ha saputo assumere un profilo alto e severo, mostrando il suo lato migliore senza scadere nel solito vaniloquio.
Poche dichiarazioni, molti interventi concreti. Così agisce dinanzi a tragedie come queste un Paese che vuole continuare a definirsi davvero civile.
Un Paese, il nostro, che è capace di offrire il meglio proprio nei momenti di difficoltà.
Le immagini che in questi giorni scorrono sui nostri schermi domestici ci raccontano infatti di una Italia profonda, piena di dignità, provata ma non vinta. Stremata ma non abbattuta.
E’ l’Abruzzo che noi dell’Acai conosciamo bene, dal momento che questa regione ci ha donato fior di dirigenti che tanto hanno dato ed ancora danno alla nostra organizzazione.
E’ l’Abruzzo operoso, nel quale l’artigianato ha saputo ritagliarsi un ruolo di estremo rilievo. L’Abruzzo delle fabbriche e delle botteghe, di una cultura del lavoro che oggi, in queste drammatiche ore, può aiutare tutti ad imboccare la strada della ricostruzione.
Sono momenti difficili, nei quali a destare preoccupazione non è solo la stabilità degli edifici.
In fondo le case si possono ricostruire relativamente a breve, mentre le ferite interiori di un simile dramma sono più difficili da curare.
Penso in particolare ai bambini, alle prese con un dramma che forse sfugge alla loro comprensione ma del quale percepiscono in pieno la gravità.
Ci vorranno molte mani e molti cuori. Sarà necessaria una ricostruzione materiale e psicologica. Sarà necessario sentirsi partecipi di una tragedia che non può lasciare indifferenti.
Oggi l’Italia è l’Abruzzo.
Oggi tutta l’Italia deve sentirsi chiamata ad un dovere di solidarietà nei confronti di una regione così duramente colpita, aiutando l’Abruzzo a rialzarsi ed a riprendere il cammino.
E’ questo, infatti, il modo migliore per onorare la memoria di quanti ci hanno lasciati ad una settimana dalla Santa Pasqua.
Bisogna che il Paese continui a mostrarsi vicino a queste sfortunate popolazioni che hanno visto crollare il loro mondo affettivo e materiale. Solo così, con il calore e la vicinanza, gli abruzzesi potranno tornare alla vita.
Solo così potrà riconquistarsi una serenità che oggi appare drammaticamente compromessa.
E’ questo l’augurio che mi sento di rivolgere a popolazioni così duramente provate che, pur avendo perso tutto, ci consegnano la fotografia di una Italia in cui la speranza continua ad avere diritto di cittadinanza.

Dino Perrone
Presidente nazionale ACAI 

 

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