Padre Santo Concedi, ti preghiamo, a tutti coloro che varcheranno la Porta della Misericordia, con animo pentito, rinnovato impegno e filiale fiducia, di fare viva esperienza della tua tenerezza paterna e di ricevere la grazia del perdono per testimoniare, in parole e opere, il volto della tua misericordia[1]
Carissimi,
Vi scrivo in vista del prossimo Santo Natale per augurare con viva cordialità a ciascuno di voi, alle vostre famiglie e a tutti coloro che si avvicinano ai nostri ambienti professionali e associativi di cogliere questo tempo favorevole offertoci dalla Grazia di Dio perché «contemplando la Divina Misericordia, che supera ogni limite umano e risplende sulloscurità del peccato» e mettendo «di nuovo al centro della nostra vita personale e delle nostre comunità lo specifico della fede cristiana, cioè Gesù Cristo, il Dio misericordioso», ciascuno di noi a livello personale e comunitario possa divenire un testimone più convinto ed efficace della «Misericordia fatta carne»[2], Gesù di Nazaret, Colui che vero Dio e vero uomo nei nostri presepi risplende e irradia di rinnovato fulgore la nostra umanità.
Con questa speranza, che alla luce della fede cristiana, diventa certezza di vivere già oggi secondo quello stile a cui invitava un grande Padre della Chiesa quando affermava: «Riconosci, o cristiano, la tua dignità Rammenta che sei stato strappato dal potere delle tenebre e sei stato trasferito nella luce e nel regno di Dio»[3], affido nella preghiera al Signore le vostre intenzioni e a tutti porgo il mio più vivo augurio di un Natale da vivere nella gioia e nella pace e di un Anno 2016 ricco di ogni bene.
Il Consulente Ecclesiastico Nazionale ACAI
don Domenico Santangelo
[1] Francesco, Santa Messa e apertura della Porta Santa, 8 dicembre 2015.
[2] Id., Udienza generale, 9 dicembre 2015.
[3] Leone Magno, Sermoni, 21.