Santa Pasqua 2020

di Don Antonio Mastantuono

Non abbiate paura dell’ombra
E’ lì a significare che vicino,
da qualche parte,
c’è la luce che illumina.

                                                                                                                               (R.E. Renkel)

Carissimi,

questo tempo sconcertante, sospeso, segnato dall’ombra della morte, della solitudine, della precarietà … viene illuminato dalla luce di Cristo Risorto.

Una luce che, offerta a tutti nel rispetto della libertà di accoglierla che è propria di ciascuno, è tanto necessaria, quanto apparentemente sconcertante.

È necessaria, perché in un momento segnato da tanta sofferenza a causa della diffusione del Coronavirus, con il suo carico di malati e di guariti, ma anche, purtroppo, di non pochi morti, c’è più che mai bisogno di trovare ragioni di vita e di speranza per prepararsi al nuovo inizio, che richiederà l’impegno di tutti e di ciascuno e non sarà presumibilmente facile per nessuno.

È necessaria per chi non è stato toccato dal male e ha avuto modo di sperimentare nella forzata solitudine o nella convivenza con i propri cari imposta dalle circostanze, la necessità di riscoprire e valorizzare i rapporti importanti della propria vita.

E’ necessaria, in un tempo di morte e di solitudini come quello che stiamo vivendo:  la morte e resurrezione di Gesù sono l’annuncio di un amore infinito per il quale Egli non ha esitato a consegnarsi alla morte e nella sua risurrezione ha dato a noi la vita, una vita in pienezza, nuova perché rinnovata nel profondo.

E’ necessaria in questo tempo di tante domande: se Dio ci ama tanto, perché tanto dolore? perché non interviene subito a liberarci da questo flagello? perché sembra lasciare soli coloro che ne sono colpiti? Pasqua non dà una risposta a queste domande, ma ci assicura di una certezza fondamentale, e cioè che Dio non ha cessato di amarci, anche nella prova, e non ha mai cessato né mai cesserà di amare anche chi è stato più colpito, a cominciare da coloro che sono andati incontro alla morte.

E’ necessaria per essere, in lui e con lui, uomini e donne di speranza, artigiani di futuro, che guardano avanti, che si rimettono in piedi, che riprendono a camminare capaci di intelligenza e creatività – perché nulla sarà come prima – per delineare  un nuovo paradigma sociale ed economico.

E’ necessaria per poter dirci l’un l’altro, con parole vere, piene di senso e di verità: Buona Pasqua!

Con la speranza che la Resurrezione del Signore regali a tutti voi una vita nuova …. un abbraccio e un augurio

don Antonio