di Don Antonio Mastantuono

Lettera ai Dirigenti ed ai Soci dell’ACAI

Ai

Dirigenti ed ai Soci dell’ACAI

 

 

Quando si va fino alla fine della notte

Si incontra una nuova aurora.

                                    (G. Bernanos)

 

 

Carissimi,

in questo momento difficile in cui l’angoscia e la paura per la pandemia si unisce alle difficoltà economiche, presenti e future, che già costituiscono l’orizzonte prossimo di tanti di noi, sento il bisogno di far giungere a ciascuno di voi la mia vicinanza, il mio affetto fraterno e  condividere la certezza che il Dio, cui affidiamo le nostre vite, non ci lascerà soli.

Una certezza difficile da accettare sia da quanti sono toccati più da vicino dalla tragedia della malattia e della morte, sia da chi, a causa del proprio lavoro – e il vostro di artigiani è tra i più esposti alle conseguenze del blocco delle attività imposto  dall’emergenza – vedono incerto il futuro; ma è la certezza che è a fondamento della nostra fede, roccia cui aggrapparsi in questo tempo di sconvolgimenti, impegno nella speranza; «Dio – amava dire uno scrittore inglese – scrive diritto sulle righe storte della nostra storia».

Nella drammaticità di questi giorni, nel cambiamento forzato della nostra  routine – tanto  spesso deprecata  e che ora ci appare come un miraggio – riscopriamo una opportunità di ricostruzione del nostro vivere quotidiano, ritrovando nella famiglia, negli affetti, nelle stesse amicizie e colleganze, il  luogo del “senso” vero della esistenza.

Da questa prova usciremo certamente tutti un po’ diversi e migliori, ci dicono gli studiosi. Difficile da credere per quanti hanno perso o stanno perdendo un proprio caro o si trovano a guardare con angoscia il sopravvivere quotidiano, ma lo saremo di certo nella misura in cui – nel forzato “rimanere a casa”- avremo saputo contrapporre alla pandemia, la «universalità della preghiera, dell’accoglienza e della tenerezza», come ci invita a fare Papa Francesco.

Nell’assicuravi il mio costante ricordo nella preghiera, vi invito ad unirvi a me nel rivolgere al Padre l’accorata richiesta di misericordia e di liberazione da questo terribile momento. Ce la faremo insieme, si dice laicamente; da cristiani, sappiamo che ce la faremo insieme perché affiancati da un Padre misericordioso.

Un abbraccio –  per ora solo virtuale- a tutti e a ciascuno.

 

 

                       don Antonio