L’ACAI per l’Ucraina

Documento approvato dal Consiglio Nazionale ACAI nella seduta del 31.03.2022

Le nostre giornate – da oltre un mese – sono accompagnate dal racconto di una guerra crudele e insensata, «atto barbaro e sacrilego […] luogo di morte dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono» (papa Francesco).

La storia ci insegna che la guerra non è mai stata la soluzione dei problemi. La soluzione sta nella diplomazia e dunque nel dialogo. Per questo motivo ci uniamo a tutte le realtà della società civile per spingere le istituzioni internazionali, e in particolare l’Italia e l’Unione Europea, ad ottenere una cessazione degli scontri in atto e il ritiro delle forze russe da tutto il territorio ucraino, a ripristinare gli accordi di Minsk, ad avviare trattative che risolvano i conflitti tra Stati nel rispetto del diritto internazionale tramite la diplomazia, il dialogo e la cooperazione.

Siamo altresì consapevoli che la pace è un bene troppo prezioso per lasciarlo alla sola responsabilità dei potenti, essa è anche il frutto di un impegno condiviso, di un “artigianato” della pace che coinvolge ognuno di noi in prima persona.

Convinti che “esserci, è il primo nome dell’amore”, chiediamo a tutti i nostri associati di partecipare – in collaborazione con la Caritas e le altre istituzioni presenti nel territorio – non solo alle raccolte di beni, ma anche a dichiarare la propria disponibilità ad aprire le nostre case all’accoglienza di famiglie e di bambini.

Trasformiamo lo sdegno di oggi per una guerra assurda in un impegno per il domani; i gesti di una fraternità che si fa gesto e accoglienza, sono i semi da cui ripartire per costruire un mondo più giusto e fraterno.

Roma, 31 gennaio 2022

Il Consiglio Nazionale ACAI