Antonietta Visconti - Vice Presidente Vicario Nazionale ACAI

Imprenditoria femminile

“Firmato il decreto che da il via al «fondo impresa donna». Si parte da un plafond di 40Mln dei 400 previsti dal Pnrr. Occorre ora più che mai sviluppare il settore dell’artigianato femminile!”

E’ stato firmato il decreto interministeriale che rende operativo il Fondo Impresa Donna dai Ministri dello Sviluppo economico, dell’Economia e delle Finanze e dal Ministro per le pari opportunità e la famiglia, che prevede un plafond iniziale di 40 milioni di euro.

L’obiettivo della misura è quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e la creatività necessarie ad avviare nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Alle risorse iniziali del Fondo Impresa Donna si aggiungeranno altri 400 milioni stanziati tramite il PNRR nell’ambito della missione “Inclusione e coesione” del Recovery Plan, in quanto progetto inserito tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il testo del PNRR prevede una Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 e cinque priorità (lavoro, reddito, competenze, tempo, potere), puntando alla risalita di cinque punti nel Gender Equality Index europeo (dall’attuale 14° posto).

Occorre ora più che mai sviluppare il settore dell’artigianato femminile – è quanto afferma Antonietta Visconti, Vice Presidente Vicario dell’Associazione Cristiana Artigiani Italiani (ACAI), da sempre impegnata in attività nel settore sociale e a sostegno dell’artigianato -. Le donne artigiane già da tempo non rappresentano più una rarità, infatti sempre più donne  accettano la sfida di aprire una propria attività artigianale, ma sono ancora poche. Nel 2016 erano quasi 2 milioni le donne imprenditrici e lavoratrici autonome – prosegue Visconti – oggi rappresentano più del 20% dell’imprenditoria artigianale italiana.  La pandemia ha fatto emergere un fenomeno molto preoccupante legato alla disparità di genere: l’occupazione femminile è crollata, soprattutto nel settore dell’artigianato – sottolinea la rappresentante dell’ACAI –  che è particolarmente condizionato da quello manufatturiero che ha subìto un calo del 60%.  Il tasso di occupazione femminile in Europa si aggira attorno al 62% ma l’Italia è molto al di sotto della media con il 33% circa. Il Pnrr ci da la possibilità di un rilancio dell’imprenditoria femminile – conclude la vice Presidente ACAI – soprattutto nel settore dell’artigianato, un settore in crescita in cui le donne si realizzano con grande capacità gestionali e di sviluppo con indipendenza, innovazione, creatività e avvalendosi spesso di nuove tecnologie”.

Il volto dell’artigianato sta cambiando, sempre più donne entrano a far parte di questo mondo tradizionalmente maschile. È in continuo aumento la percentuale di donne attive in professioni tecniche e nel campo dell’industria, anche se la media nazionale di donne in posizioni di rilievo è solo del 10%. Oggi il mondo del lavoro richiede capacità di lavorare in gruppo, un approccio comunicativo aperto e forte spinte motivazionali. Le donne spesso sono più preparate ad affrontare queste nuove sfide lavorative rispetto agli uomini.

Una grossa sfida convincere le giovani donne ad inserirsi in aziende artigiane, ma il futuro dell’artigianato è Donna e l’ACAI sarà al loro fianco per sostenerle nelle loro scelte!!