Cavalcare l’onda della ripresa

Secondo molti esperti siamo alla vigilia di una forte ripresa della nostra economia che, guidata dagli investimenti, riporterà il prodotto interno lordo sopra il livello del 2019.

Si respira, dunque, un ragionevole ottimismo circa gli scenari che attendono l’Italia nei prossimi mesi. Ottimismo che tuttavia non deve indurre nessuno ad abbassare la guardia nell’illusione che il peggio sia ormai alle spalle.

Mai come in questo momento, infatti, occorre che tutti i protagonisti in campo sappiano dimostrare una capacità progettuale ed una concordia che troppo spesso, in passato, sono risultate invece clamorosamente deficitarie.

In questo senso non mancano gli elementi per avviare una seria riflessione su come l’Italia sta preparandosi al flusso di risorse in arrivo dall’Europa.

Riflessione che non può che prendere le mosse dai contenuti e dalle criticità che potrebbero scaturire dallo stesso PNRR, il piano di ripresa e resilienza messo in campo dall’esecutivo guidato da Mario Draghi.

Si ha come l’impressione che il collo di bottiglia sia ancora molto stretto e che non vi sia chiarezza su tutto. A cominciare dai patti territoriali, rispetto ai quali il Governo pare intenzionato a lasciare l’intera progettualità ai territori.

Questo può essere un bene, a patto che ciò rappresenti non una deresponsabilizzazione del livello centrale ma piuttosto la volontà di legare il più possibile le risorse alle esigenze dei singoli territori.

Ed a sua volta questo, per l’Acai, rappresenta anche una grande opportunità per esprimere il proprio livello di rappresentanza ed incisività, recuperando in tante realtà il rapporto con le imprese artigiane ed entrando a far parte dei gruppi di lavoro sul territorio.

E’ un tema rispetto al quale il nostro congresso nazionale si è espresso con chiarezza lo scorso luglio, individuando un nuovo gruppo dirigente al quale ha conferito il mandato di valutare come, con quali tempistiche e con quali risorse organizzare un sistema di nuovi servizi che renda la nostra associazione realmente protagonista dei processi nuovi.

A questo mandato l’attuale presidenza non intende venir meno.

In questo senso, oltre alle continue interlocuzioni politiche in atto, assumono particolare importanza anche gli incontri del gruppo di lavoro che è stato costituito nelle scorse settimane, mettendo insieme le migliori professionalità e competenze presenti al nostro interno.

Gruppo di lavoro che ha posto sin da subito particolare attenzione alle tematiche presenti nel PNRR relative all’imprenditoria femminile, allo sviluppo territoriale, alla formazione ed alla digitalizzazione.

Una cosa deve infatti essere chiara. L’onda della ripresa non può essere mancata. E per farlo si rende necessaria una unità d’intenti che dal livello centrale giunga ai corpi intermedi senza perdere vigore lungo il tragitto.

Tutti sono chiamati a recitare la propria parte, sino in fondo.

Occorre una visione di lungo respiro, nella quale conoscenze, competenze e professionalità siano le bussole con le quali orientare l’azione di ognuno.

L’Acai ha l’ambizione di farsi trovare pronta. Di contribuire, suggerire, orientare.

E’ questo che è chiamata a fare una associazione come la nostra.

Una associazione che, forte della sua storia che si dipana nel Paese da quasi ottant’anni, non ha mai chinato la testa dinanzi alle sfide imposte dai tempi nuovi, non ha mai ceduto alla tentazione di ripiegare su se stessa, non si è mai girata dall’altra parte.