Cercando segnali positivi in vista di un autunno complicato

___________________________________di Dino Perrone

Archiviata la pausa estiva, tornano di attualità i problemi e gli affanni di sempre del nostro Paese. Tuttavia, volendo, qualche concreto segnale di speranza è sempre possibile coglierlo…

  

Cari associati,
negli anni passati il rientro dai luoghi di svago e di riposo è sempre coinciso con una raffica di aumenti tesa a preannunciare l’arrivo di un autunno non particolarmente agevole sul fronte dei bilanci domestici delle famiglie italiane.
Se infatti agosto, come qui evidenziato appena la volta scorsa, è sempre stato tradizionalmente il periodo delle vacanze, una volta rientrati a casa l’aumento di utenze e servizi ha rappresentato a sua volta una ulteriore quanto sgradevole tradizione di cui tutti avrebbero fatto volentieri a meno.
Su questo fronte, quest’anno, si registrano al momento segnali contraddittori, fra rassicurazioni che non rassicurano ed annunci che non annunciano.
In effetti, al di là delle esercitazioni dialettiche del mondo politico, lo stato dell’economia italiana resta alle prese con una difficile congiuntura.
Se questo è il quadro, è da registrare con soddisfazione un dato pubblicato proprio alla vigilia dell’esodo vacanziero e forse proprio per questo passato quasi inosservato.
Ci riferiamo alla rilevazione di Unioncamere secondo cui si è assistito al ritorno in positivo del saldo fra natalità e mortalità delle nostre aziende.
Nel secondo trimestre di quest’anno le Camere di commercio italiane hanno raccolto infatti quasi 98mila domande di iscrizione da parte di nuove aziende, a fronte di poco meno di 70mila richieste di cancellazione di attività esistenti.
Il maggior tasso di crescita nel saldo fra natalità e mortalità imprenditoriale si è registrato in Valle d’Aosta. Seguono a ruota Toscana, Calabria, Abruzzo, Liguria, Umbria e Campania. In generale, il saldo maggiore si è registrato nel Meridione, mentre l’incremento relativo più elevato ha riguardato il Centro Italia.
A guidare questa rinascita imprenditoriale è il settore del commercio, con oltre settemila nuove aziende. Seguono a ruota le attività di servizio alle imprese, quelle alberghiere, di servizio alle persone e quelle connesse all’agricoltura.
Piccola cosa, in fondo, dirà qualcuno.
Ed in effetti il saldo positivo di 28mila aziende in tre mesi rappresenta un tasso di crescita di appena lo 0,46% e si colloca comunque nel punto più basso tra quelli fatti registrare negli ultimi sette anni nel medesimo arco di tempo.
Piccola cosa, dunque. Ma non per questo meno significativa.
Anzi il fatto che, proprio in un periodo nel quale la crisi non può dirsi certo definitivamente archiviata, ci siano stati tanti italiani, in larga parte giovani, che hanno deciso di correre il rischio di impresa, rende questo dato particolarmente prezioso.
Prezioso, per citare un verso bellissimo di Eugenio Montale, come ‘un croco perduto in mezzo ad un polveroso prato’.
Esso è un mattone sul quale cominciare a costruire una nuova fiducia nelle capacità di ripresa del nostro Paese.
Una fiducia che passa attraverso il rilancio di quella cultura dell’intraprendere di cui da sempre è protagonista il mondo artigiano. Una fiducia che deve essere adeguatamente incoraggiata a sostenuta.
Questo dato licenziato da Unioncamere, come detto, è quasi passato sotto silenzio.
Ma esso carica di responsabilità enormi la politica e le nostre istituzioni che debbono mostrare nei fatti, e cioè attraverso più incisivi strumenti normativi, di avere realmente fiducia nel ruolo trainante e fondamentale delle imprese italiane.
La cosiddetta Tremonti-ter sembra voler andare in questa direzione, provando ad incoraggiare la nuova fase dell’economia.
Bisogna insistere su questo percorso, facendo tesoro degli errori commessi anche in un recente passato, quando agli imprenditori si è continuato a chiedere solo di investire, rischiare e produrre senza però riconoscere loro un ruolo importante nello sviluppo sociale, culturale ed economico del Paese.

Dino Perrone
Presidente nazionale ACAI 


 

 

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