In memoria del Presidente Dino Santo Perrone

Amico mio non sarà una notte di maggio a rompere la nostra amiciza, attimi di vita condivisa.

Ciao Dino,

Ue Robbe.

Dimmi una cosa, che ne pensi… del nuovo governo e via via di ogni argomento che due amici condividono.

Così iniziavano le telefonate serali, per terminare, come sempre, a parlare di ACAI, suo grande amore.

Momenti di affetto e di comunanza.

Dino era il Patriarca, il collante, il punto di unione in cui ritrovarsi.

Ha creato la grande famiglia ACAI ed in essa ha riposto i suoi ed i nostri sogni.

Una famiglia a cui ha dedicato, con grande affetto, gran parte della sua vita.

Perciò chiediamo perdono alle sigg.re Maria Teresa, Adele, Michela e Maria Luisa ed alla famiglia tutta per il tempo che abbiamo loro rubato trattenendo con noi Dino.

La cerimonia ed i riti del giovedì sono ricordi indelebili.

La travolgente passione, il vorticoso generare idee, alleanze, amicizie erano incantevoli essenze di vita.

Quando Dino presagiva i futuri dell’ACAI, tornava bambino nell’entusiasmo, ma nella forza e nella determinazione era solido e coerente.

Il suo modo di gestire questa grande famiglia era fondato sul principio di libertà e di autodeterminazione.

Ciascuno era libero nelle scelte ma nella coerenza e nell’identità del nome che portiamo. Cristianità, fratellanza, affetto, amicizia.

Non poteva concepire che due membri dell’ACAI litigassero.

“Questi non hanno compreso il valore dell’ACAI” ripeteva.

Se non sono fratelli non sono Cristiani e non hanno assorbito la differenza tra la nostra e le altre organizzazioni.

Ora continui a guardarci e controllare, come sempre, che l’Associazione prosegua nel suo percorso di crescita.

Ma da lassù, insieme al tuo amico Checco, di certo vi sareti detti “mo so problemi amari ma problemi loro”come solevate lasciarci al termine delle scelte politiche.

Ciao Dino, noi ti abbracciamo ed in preghiera ti terremo sempre al nostro fianco.

 

Avv. Roberto Coppola
Vice Presidente Nazionale ACAI