Istantanee di una storia

 

Una foto dice molto più di tanti discorsi.

Una foto fissa un momento, eternandolo. Lo tramanda al futuro, diventa il testimone che passa in mano alle nuove generazioni nella vorticosa corsa della vita.

Non basta guardarla, una foto. Bisogna anche saperla ascoltare.

Perché una  foto ‘parla’. Sollecita non solo i nostri occhi. Sollecita anche i nostri cuori, a volte fino a commuoverci.

Queste foto, semplicemente, ‘parlano’ di noi. Di come eravamo. Di come siamo stati in anni lontani, all’alba della nostra storia associativa.

E, come tutte le foto che emergono da qualche album di famiglia, un po’ ci appaiono stranianti. Magari persino buffe nella loro ingenuità. Ci riportano indietro nel tempo, mostrandoci un Paese certamente meno carico di cose materiali ma forse più ricco di ideali, di valori.

Una Italia anche allora attraversata da tensioni e divisioni, ma meno incattivita.

Un Paese in bianco e nero capace, tuttavia, di aprirsi ai variopinti colori del futuro.

Un Paese dignitoso nella sua condizione post-bellica e certo non ancora consapevole di essere praticamente alla vigilia di un incredibile boom economico. Un Paese in cui il decoro, pubblico e privato, è stato il tratto fondante assieme all’etica del lavoro, alla decenza ed alla sobrietà. tutti elementi di quel cemento che ha saputo costruire una società capace di riconoscersi attorno ad una idea di comunità più aperta e solidale.

L’Italia delle piccole cose. Ma non la piccola Italia.

L’Italia profonda a cui ha saputo dare voce ed ascolto l’Acai, accompagnandola e spesso persino indirizzandola lungo il percorso che l’ha condotta, ci ha condotti, sino ad oggi.

Guardiamo allora queste foto tratte dal volume ‘Sessanta anni di Acai’. 

 Sono le nostre foto, semplicemente. Foto che ‘parlano’ di un desiderio di rinascita perennemente rivolto al domani, di una comunità intrigata dalle molteplici prospettive del futuro.

Che ci dicono del legame profondo che unisce le vicende della nostra Acai a quelle ben più complesse di un Paese che ancora non sapeva ‘mettersi in posa’ e quindi poteva sembrare persino impacciato dinanzi all’obiettivo. Ma che, proprio come l’Acai, non si è mai  sottratto ai riflettori ed alle responsabilità della Storia.